Dall’errore alla possibilità

Dall’errore alla possibilità

Il webinar ” Dall’errore alla possibilità” è stato pensato e realizzato in collaborazione fra il team di Train de Vie factory ed il circuito Venetex.

Venetex, è un circuito integrato, progettato per facilitare le relazioni tra soggetti economici operanti sul territorio “Veneto”, che ha come scopo lo sviluppo economico locale. Un mercato complementare ed aggiuntivo, che va a sommarsi al mercato che le aziende hanno già sviluppato. La direzione è quella del  miglioramento, per rendere la propria impresa, o organizzazione, sempre più competitiva ed efficiente.

Il seminario ha proposto una visione dell’errore, alternativa a quella del senso comune, descrivendolo come una risorsa e non come un limite. L’errore è funzionale ed utile al miglioramento individuale, del gruppo di lavoro e delle organizzazioni.

Perché è bello avere ragione?

Essere nel giusto ci premia e lusinga, è una gratificazione a buon mercato, incrementa il piacere del nostro ego. E’ solamente attraverso l’errore che possiamo modificare le percezioni e le nostre idee, affinchè queste ci rendano più produttivi.

La contraddizione fa parte della nostra vita, anche se spesso la neghiamo in favore di credenze che riteniamo più stabili e logiche. Facciamo fatica a prenderci le responsabilità dei nostri errori, quasi sempre cadiamo in un paradosso: per liberarci dall’errore dovremmo essere infallibili. La capacità di errare è  invece cruciale per la cognizione umana.

La costruzione dell’errore

Per capire in maniera più approfondita come si costruisce un errore dobbiamo necessariamente comprendere meglio alcuni concetti chiave.

In primo luogo la concezione costruttivista di realtà. Ognuno di noi costruisce una propria realtà personale e ne esistono tante quanti sono i punti di osservazione.

La realtà presenta due differenti ordini:

• il primo ordine che corrisponde alla realtà oggettiva;

• il secondo ordine che riguarda i significati che attribuiamo a determinati elementi, situazioni o circostanze.

Se ad esempio il capo mi da sempre lavori molto complessi (realtà di primo ordine) io posso pensare che mi stia vessando e complicando le giornate lavorative oppure, che sono il migliore in quanto ha pensato di affidarle a me. L’attribuzione di significato che noi diamo alla realtà oggettiva, la definisce e rende unica per noi; infatti le modalità con le quali percepiamo e reagiamo nei confronti della realtà, vanno a definire quelle rappresentazioni del mondo che costruiscono la nostra consapevolezza. 

L’autoinganno come amico o nemico della consapevolezza

Abbiamo parlato di consapevolezza ed è quindi necessario affrontare un altro concetto ad esso correlato: l’autoinganno. Questo permette di identificare la realtà con i nostri desideri, lavora sulla realtà di secondo ordine in quanto determina le credenze e le rappresentazioni che utilizziamo per dare dei significati a ciò che ci circonda.

L’autoinganno può avere un’accezione positiva ed essere quindi funzionale, o un’accezione negativa ovvero disfunzionale. Ad esempio, Mohammed Ali era convinto di essere un campione e questo lo aiutava in campo sportivo perché era effettivamente un pugile di straordinaria abilità e forza.

Il suo autoinganno faceva si che questa credenza si estendesse in ogni campo della sua vita, divenendo famoso come personaggio provocatorio e stravagante anche in contesti non legati al pugilato. L’autoinganno è quindi una credenza così forte che può aiutare al raggiungimento di grandi obiettivi; allo stesso tempo, però, può compromettere la nostra consapevolezza.

L’autoinganno disfunzionale ci fa entrare in un’orbita di errori attraverso le tentate soluzioni disfunzionali: quei tentativi di soluzione che in un primo momento risultano efficaci, ma poi si rilevano ridondanti e problematici.

Cosa si puo fare per trasformare l’errore in un successo?

Tra le grandi soddisfazioni della vita, vi è sicuramente quella di avere ragione. Tuttavia per poter arrivare a tale condizione, dobbiamo commettere degli sbagli. Quando sbagliamo è importante ascoltare e confrontarsi con sé stessi e con gli altri, per individuare le strategie più adatte a risolvere la situazione. Inoltre l’errore deve essere accettato in modo da assumersene la responsabilità e le relative conseguenze. Dopodiché, bisogna costruire un piano d’azione, step by step, al fine di trasformare quel limite in una risorsa. Infine, bisogna agire e mettere in atto quelle azioni che, attraverso questo processo, siamo stati in grado di realizzare.

Il Webinar ha voluto porre in primo piano l’importanza di riuscire a superare gli insuccessi personali ed organizzativi, trasformandoli in opportunità. Se vuoi rivederlo puoi trovarlo sulla nostra pagina Facebook.

Se vuoi saperne di più contattaci a factory@traindevie.it possiamo organizzare un seminario online oppure possiamo attivare un percorso di consulenza attraverso il coaching ed il design thinking.

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